Salvini pian piano si rosicchia tutto il potere in Italia.

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L’avevamo scritto pochissimo tempo fa, nello scorso articolo, di un Salvini che scavalca Presidente del Consiglio, governo, ministri, parlamento, istituzioni, ecc.

L’avevamo chiamato Salvini/Mussolini. Non perchè ci sia il rischio di un nuovo fascismo ma perchè comunque si sta scivolando verso un potere nelle mani di una sola persona, di un governo monocratico non deciso dai cittadini che però rischia di essere l’anticamera della dittatura.

E’ accaduto per l’ennesima volta. Un fatto gravissimo per la stabilità del governo e la credibilità delle istituzioni.

E’ la prima volta che un ministro dell’Interno organizza una riunione sull’economia al Viminale, fregandosene dei ministri competenti per argomento, fregandosene del Presidente del Consiglio e di tutto il governo.

Si è autonominato referente del governo nei confronti del mondo degli industriali, organizzando una riunione, in sede istituzionale, quale il Viminale, invitando Confindustria, Confapi, Confcommercio, Cna, Confartigianato, lega Coop ed altre sigle.

Ha promesso maggiori investimenti sulle infrastrutture, segnatamente TAV, ed una maggiore attenzione alle problematiche degli imprenditori.

Le associazioni di categoria hanno posto molte richieste. Salvini ha promesso loro un innalzamento dell’affidamento diretto da 40.000 a 200.000 euro. Un modo come un altro per evitare regolari appalti sotto precise disposizioni antimafia e adare l’opportunità agli enti pubblici di affidare i lavori agli “amici” ed agli “amici degli amici”.

I media, per indorare la pillola, ci dicono che domani al Ministero del Lavoro Di Maio vedrà gli imprenditori nell’ambito di un tavolo di lavoro sulle PMI.

Mah, per il momento da parte pentastellata si fa finta di non vedere gli sgarbi di Salvini, mi auguro per loro che non si accorgano troppo tardi dello spazio enorme che gli stanno concedendo ed i rischi per l’Italia di un paese in mano ad un personaggio pericoloso per la democrazia e capace di mille giravolte pur di conquistare il potere.

 

Salvini futuro Mussolini?

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Non sono stato mai completamente ostile a Salvini ed alla sua politica.

Perchè , anche se è vero che spesso parla alla “pancia” degli italiani, quella che esprime le idee meno nobili, è pur vero che si esprime in modo chiaro e non paludato e che dice quello che molte persone “normali” pensano. Questo mentre la solita politica dei soliti partiti sembra fatta di marziani che non conoscono i problemi degli italiani e che non si rendono conto della difficoltà di arrivare alla fine del mese, di sbarcare il lunario, il senso di insicurezza, la sensazione di essere considerati dei “sudditi” e non dei cittadini con dei doveri ma anche con dei diritti.

Mi è piaciuta la sua posisizione iniziale di euroscettico ed il fatto di mettere dentro la squadra della lega economisti del calibro di Borghi e di Bagnai, il contraltare di tutti quei competenti “bocconiani” che hanno portato l’Italia sull’orlo dell’Abisso.

E fin qui ho espresso i “lati positivi” del “Salvinismo”

Passiamo ora a quelli negativi:

Questi mi sono ritornati in mente in virtù di quello che ha detto Salvini alla manifestazione di ieri, 8 dicembre 2018, a Roma, che ha visto la presenza di numerose persone. Salvini ha chiesto

“il mandato di andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno.”

Questa dichiarazione, che non è stata sufficientemente vista in tutta la sua pericolosità, sembra essere una richiesta di un potere più ampio riguardante la sua persona, Salvini comincia ad esprimersi come un dittatore che vuole avocare a sé tutto il potere, indipendentemente dal governo, dal parlamento e le istituzioni. Salvini parla direttamente alla folla e chiede direttamente ad essa l’investitura per nuovi poteri. Democrazia diretta? No, a me sembrano più che altro “prove di dittatura”.

E’ solo una mia impressione? E’ una esagerazione? A me è parsa una brutta scivolata scappata, nonostante il tentativo di essere il più possibile ecumenico, moderato, apparentemente ragionevole, caratteristiche indispensabili per potersi prendere l’elettorato di Forza Italia ormai in fuga dal Cainano. Ma il personaggio è questo, irrispettoso dei ruoli istituzionali, uno che entra a gamba tesa nei riguardi di qualsiasi figura istituzionale se pensa che questo possa dargli dei vantaggi in termini di consenso immediato.

L’altra mia impressione è che Salvini non abbia un vero progetto politico, ma segua, fiuti , il vento del consenso popolare, le tematiche che possano rendergli più voti, senza rimanere sordo alle richieste che gli vengono da quella parte di imprenditori del nord che erano parte fondante della lega nord, e che spingono per TAV ed altre opere di dubbia utilità per l’Italia ma sicuramente utili per il loro business.

Facendo un paragone “forte”, mi pare un potenziale Mussolini, partito, nella prima ora, come uomo di sinistra, anti-interventista, anticlericale, socialista e finito ad essere esattamente l’opposto quando, spinto dalla sete del potere, preferì scegliere metodi e ideologie più consone con la sua sete di potere. Salvini parla al Popolo, col Popolo per il Popolo ma forse già pensa un suo nuovo ruolo di “uomo forte”, ruolo che già oggi si è cucito addosso.

Lo aiuta il fatto, che come lo era l’Italia del primo dopoguerra, anche questa Italia è un’Italia impoverita, senza grandi speranze, in crisi perenne, umiliata dalle istituzioni internazionali, priva di una sua identità nazionale.

Non siamo ancora a Mussolini, ma ci sono tutte le premesse.

La stessa esagerata attenzione rivolta contro i migranti, non facendo la minima distinzione tra “buoni” e “cattivi” e mettendoli, di fatto, tutti nella stessa categoria di “irregolari”, sta facendo nascere una bomba sociale che prima o poi rischierà di esplodere. E già oggi brutti fenomeni di intolleranza sono sintomi di un futuro non molto roseo. Molta demagogia quindi, anche sul fenomeno migratorio, che va certamente gestito, ma se con la nuova legge, si creano di fatto centinaia di migliaia di “irregolari”, mi chiedo che senso abbia tutto ciò se è evidentissimo che lo Stato non è capace, per sua stessa ammissione, non solo di rimpatriare tutti gli irregolari, ma anche solo di rimpatriare quelli che sono stati espulsi per motivi giudiziari. Stiamo solo dando manodopera alle mafie ed al caporalato.

Infine, occorre dire che il Salvinismo cresce perchè i partiti politici italiani sono sempre più corrotti, distanti dagli interessi degli italiani, guidati da lobbies di poteri forti, ed incapaci di ascoltare i bisogni degli italiani. In più continuano a non capire i danni causati da queste istituzioni europee all’Italia. O l’europa passa da quella delle banche e degli euroburocrati che vogliono solo austerità in base a delle regole assurde, a quella dei cittadini, democratica e rispettosa dei diritti sociali, politici, ambientali, sanitari dei cittadini europei, oppure è meglio starne fuori.

Ebbene, anche su questo Salvini, dopo aver abbaiato per mesi contro gli euroburocrati, adesso abbassa le penne, come uno Tsipras qualsiasi. Anche questo è un dettaglio non di poco conto. Fa il rivoluzionario per prendere voti ed il pompiere per prendere il potere.

Infine: personalmente sono molto scettico sul fenomeno del Leaderismo, non credo né ai “Capi” e neanche ai “Leaders”. Leaders credibili ne nascono pochissimi ogni secolo ed oggi in circolazione non se ne vede nessuno.

Servirebbe un movimento politico alternativo, fatto da cittadini per i cittadini e strutturato in maniera da avere comunque le competenza per governare trovando le stesse nella società civile e realizzando un programma di governo che dia più sovranità ai cittadini in tutti i campi: politica, economia, moneta, salute, benessere sociale, ambiente ecc ecc. Qualcuno pensava che questo movimento ci fosse, ma con i “Movimenti” gestiti da aziende non si va molto lontani, lo si vede benissimo anche oggi.